Cartuccia di potenza intermedia adottata dall’Armata Rossa nel 1943 i cui studi iniziarono già nella seconda metà degli anni ’30 quando i primi prototipi di nuove armi automatiche (AVS-36, SVT-38, SVT-40) emersero i problemi derivanti dall’uso di una munizione a piena potenza su una tale tipologia di armi. La misura è la via di mezzo tra le altre due munizioni d’ordinanza, la 7,62 × 54 mm R dei Mosin-Nagant e la 7,62 × 25 mm Tokarev in uso sulle pistole omonime. La forma notevolmente conica, ne rende l’uso ottimale nelle armi automatiche perché ne è facilitato il distacco dalle pareti della camera di cartuccia. Le palle sono trafilate come tutte le munizioni russe a .312 centesimi di pollice (rispetto ai .308 delle palle occidentali). La palla, nella versione definitiva della munizioni pesa 122 grains e fin dalla sua origine, al suo interno trovava presente un cilindro di acciaio dolce, usato poiché il piombo durante la guerra era diventato un materiale raro. La presenza di un cilindro d’acciaio all’interno fa si che il centro di massa sia posteriore rispetto al centro geometrico facendo si che all’atto dell’impatto la palla tende al ribaltamento, anche se recenti studi di Martin L. Fackle sembrano smentire tale comportamento nel caso di impatto in tessuti umani. Leggi tutto “7,62 × 39 mm (M43) Russian”
Rimuovere un bossolo grippato dal die full length
Durante la ricarica può capitare che un bossolo grippi all’interno di un die, solitamente avviene col die ricalibratore full length. La causa principale in genere è la scarsa od errata lubrificazione del bossolo ma può succede anche per altri fattori, specie se si stanno riformando dei bossoli e quindi applicando degli sforzi maggiori che possono richiedere un ulteriore lubrificazione, una ricottura della parte che si lavora o l’esecuzione della formatura in più volte. Leggi tutto “Rimuovere un bossolo grippato dal die full length”
Spiegazioni sulla quantità e specie delle cartucce detenibili senza licenza del Prefetto
Brevissimo riassunto per chi non avesse voglia di leggere tutto l’articolo (cosa che comunque consiglio di fare per capire bene cosa dicono le norme e saperlo spiegare):
Sono permessi 200 colpi per arma corta, 1500 per arma lunga da caccia o non.
La distinzione tra cartuccia per arma lunga e arma corta va fatta leggendo le tavole della CIP e non in base alle armi detenute. Le cartucce per pistola e revolver sono menzionate in una tavola a parte, pertanto tutte le altre sono per arma lunga.
Ciò però non vale per le cartucce rimfire (a percussione anulare) la distinzione infatti va fatta calibro per calibro vedendo per quali armi sia stata progettata storicamente la cartuccia. Comunque di solito sono per arma lunga.
Per il 22 LR come da denominazione ufficiale non sussiste assolutamente questo dubbio, esso inoltre può anche essere utilizzato nell’ esercizio delle caccia nei fucili combinati, ma anche se non lo fosse, sarebbe detenibile nel numero di 1500 cartucce e non in 200 poichè cartuccia destinata alle armi lunghe come dice la stessa denominazione ufficiale.
A nulla rileva che venga camerato anche nelle armi corte.
Purtroppo però, c’è da dire che il Ministero dell’ Interno in modo del tutto atecnico e arbitrario ha affermato che il 22 LR va considerato come calibro corto.
Non è proprio così e più sotto viene spiegato nei dettagli perchè.
La ricarica del .300AAC Blackout
Basato su un idea realtivamente vecchia chiamata .300 Whisper e, piuttosto sfortunata da finire nel dimenticatoio; questo “nuovo calibro” dimensionalemnte parlando differisce dal genitore di pochissimi centesimi, tanto che; ditte come la Hornady vendono i loro set di die per ricarica marchiati per entrambi i calibri.
A cambiare in maniera più sostanziale invecie sono le pressioni di esercizio, decisamente superiori nel .300 Blackout. Motivo per cui generalmente viene sconsigliato inserire munizionamento
Nuova Jager – Pistol conversion 7.5″ 300AAC Blackout (7,62 × 35 mm)
Introduzione
Il primo contatto fisico con il .300AAC o .300 Blackout o, riportato in misure metriche il 7,62 × 35 mm che dir si voglia lo abbiamo avuto in una polverosa piazzola di tiro nel deserto dell’Arizona in occasione dello Shot Show 2012, in cui la maggior parte dei produttori presentava il proprio modello in questo calibro.
Da allora le richieste ad importatori e distributori per averne sono state molteplici e piuttosto infruttuose.
Solo recentemente in molti listini sono apparse alcune proposte, e solo ancor più recentemente sono state confermate le imminenti importazioni di conversioni e carabine ed hanno visto la luce i primi assemblati made in Italy.
In attesa di provare alcune promettenti conversioni per carabina in consegna dopo la pausa estiva, molto interessante era questa conversione pistola assemblata da Nuova Jager. Leggi tutto “Nuova Jager – Pistol conversion 7.5″ 300AAC Blackout (7,62 × 35 mm)”