Hiperfire Hipertouch 24C Pacchetto di Scatto per AR-15

Hipertouch Componenti

Alla già folta schiera di produttori di pacchetti di scatto dedicati alla piattaforma AR-15 / AR-10 si è aggiunta recentemente la HIPERFIRE che, a livello costruttivo sembra poter fornire qualcosa di innovativo ed originale rispetto a molti altri prodotti che seppur di altissima qualità restavano basati sul sistema tradizionale. Leggi tutto “Hiperfire Hipertouch 24C Pacchetto di Scatto per AR-15”

Gennadiy Nikonov

Gennadiy Nikolayevich Nikonov
(11.08.1950-14.05.2003)

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Gennadiy Nikolayevich Nikonov

Nato nel 1950 a Izhevsk, entrambi i suoi genitori erano impiegati presso la fabbrica d’armi di Izhevsk, poi Izhmash, ora Kalašnikov Concern. Come per la maggior parte dei suoi coetanei, il futuro di Nikonov si prospetta lineare, con un impiego presso la locale fabbrica d’armi, principale fonte di indotto dell’area. Il giovane Gennadiy si prodiga per far sì che il suo ruolo nella fabbrica non sia quello di banale operaio: a seguito del diploma di scuola tecnica, segue infatti i corsi serali che lo porteranno, nel 1975, a conseguire il titolo di armaiolo, portandolo a lavorare nel dipartimento di sviluppo di nuovi sistemi d’arma.

Il primo riconoscimento ufficiale arriva da una forte ossessione di Nikonov per i fucili d’assalto subacquei, categoria di armi leggere dallo sviluppo seguito praticamente solo dall’Unione Sovietica: il suo primo lavoro, un pacchetto di scatto per fucile subacqueo, gli vale una menzione e segna il vero inizio della sua carriera di progettista.
Nel corso degli anni, sviluppa varie carabine ad aria compressa e alcuni fucili da tiro e da caccia, tra cui la rinomata «Izjubr», una carabina da caccia di lusso, prodotta in serie limitata. La sua carriera lo porta a diventare capo ingegnere per il design di carabine bolt action monocolpo e di armi automatiche, portandolo, a seguito di ulteriori anni di studio, a un dottorato in ingegneria meccanica e ai due progetti che lo renderanno famoso nel campo delle armi militari: la Nikonov LMG, i cui prototipi entrano in produzione nel 1978, e l’AN94, sviluppato a fine anni 80 e pronto nei primi anni 90 per i test volti alla sostituzione dell’attuale ordinanza dell’esercito russo, gli AK-74.
La caduta dell’URSS segna uno stop quasi completo nell’adozione di nuove armi da fuoco da parte dell’esercito russo, relegando quello che durante i test fu considerato come degno successore delle armi di Kalašnikov a ruoli più contenuti, e a un’adozione presso sole unità specializzate; resta ai posteri giudicare il successo a livello tecnico di un progettista instancabile, la cui carriera è stata segnata da innovazioni e progetti di successo, ma anche e soprattutto da una forte vocazione per il lavoro, sia a livello quantitativo, che qualitativo.
Al momento della morte, nel maggio del 2003, lascia due figli e una moglie, Tatiana, anch’essa impiegata presso il dipartimento di sviluppo delle armi leggere di Izhmash.

Fedor Vasil’evich Tokarev

Fedor Vasil’evich Tokarev
(02.06.1871-07.06.1968)

Fedor Vasil'evich Tokarev
Fedor Vasil’evich Tokarev

Nato nel 1871 a Egorlykskaya, un villaggio cosacco, Tokarev iniziò il suo apprendistato presso un fabbro locale all’età di 11 anni. A 13 anni lavorava regolarmente in officina. Dal 1885 al 1887 segue un corso di manifattura meccanica presieduto da A. E. Chernikov, progettista dell’ultimo fucile ad avancarica adottato dall’esercito zarista, il modello 1860. Essendo nato e cresciuto in un villaggio cosacco, è logico supporre che quella di entrare nell’esercito sia stata una scelta praticamente obbligata per Tokarev, vista l’economia rurale e la caratteristica vocazione militare del popolo cosacco. Nel 1892, Tokarev viene promosso dall’accademia come sottoufficiale armiere, ed inserito nei ranghi del dodicesimo reggimento cosacco del Don, ottenendo una promozione a mastro armiere e un posto come insegnante presso la scuola militare a soli 25 anni. A seguito della chiusura della scuola, Tokarev riprende gli studi, e a 29 anni rientra nei ranghi dell’esercito come mastro armaiolo, servendo nuovamente sotto il dodicesimo reggimento. Leggi tutto “Fedor Vasil’evich Tokarev”

F.N. Browning Grand Puissance 35 (HP35) – Periodo bellico

F.N. - HP35 - Lato Destro

UN PO’ DI STORIA

Con i primi anni del primo dopo guerra, spinti dall’ampia ondata di innovazioni in campo armiero, l’esercito francese decise di aggiornare l’arma corta in dotazione, passando dal vecchio revolver Modèle 1892 ad una nuova semiautomatica.Fu così che nel 1921 venne indotta una gara. Furono fissate alcune caratteristiche minime : doveva poter fermare un uomo a 50 metri (per questo venne preferito il calibro 9 mm Parabellum con una canna di almeno 100 mm), una capacita di almeno 7+1 colpi, pesare meno di 850 g, alzo graduato fino a 600 metri, avere un indicatore di colpo in camera di cartuccia. Vi partecipò anche la F.N., che diede incarico a Dieudonné Joseph Saive (l’inventore del FAL) di realizzare il caricatore ed a J. M. Browning (l’ inventore della 1911) di disegnare la pistola. Nacque inizialmente il modello Grand Rendement 1922, che venne però scartato dalla gara, anche se insignito di “miglior progetto”, per alcuni difetti presenti: Il percussore era lanciato; non era presente un avvisatore di colpo in canna; per poterla rimontare, dopo lo smontaggio erano necessarie delle mani forti; non era presente un indicatore sul numero di colpi residui presenti nel caricatore. Browning brevettò comunque questo modello, ma il brevetto venne accettato solo nel 1927, tre mesi dopo la sua morte. Nel frattempo Saive nel 1923 ridisegnò il percussore, rendendolo inerziale con cane esterno; ma anche quest’arma venne respinta. Nel 1928 venne ridisegnato il metodo di smontaggio e reso molto simile alla Colt 1911 visto che erano da poco scaduti i brevetti; venne ridotto il numero di colpi a 13 unità per poter ridurre il peso. Questo modello fu brevettato da Saive come “Browning 1928” in onore al co-progettista. Venne riproposta alla Commission d’Expériences de Versailles, ma puntualmente venne scartata, come tutte le altre contro parti straniere.
Successivamente seguirono altre varianti, con modifiche nella curvatura dell’impugnatura e nella boccola di centraggio della canna, nel 1931 l’arma era praticamente com’è anche ai giorni nostri. Venne presentato, nel 1933, anche un modello in calibro 7.65 Lungo, il nuovo calibro richiesto dalla Commissione di Versailles, ma fu nuovamente scartata.
Nel 1934 la F.N. decise di proporre quest’arma sui mercati, vista la perfezione ormai raggiunta. Fu nel maggio del 1935 che l’esercito Belga acquistò un primo lotto di un migliaio di pezzi di “Grand Puissance 35”, arma con alzo a 500 metri e corredata di calciolo in legno vincolato al dorsalino.
Dopo un piccolo problema sullo zoccolo della canna, dove si verificarono delle rotture a causa delle eccessive sollecitazioni, il disegno della rampa venne modificato e fu un successo. Cina, Perù, Estonia, Lituania la vollero per le loro truppe. Durante il 1940, mentre erano in produzione commesse per gli eserciti di Finlandia e Svezia, gli stabilimenti vennero occupati dalle forze tedesche. La produzione non fu arrestata ma “convertita” per servire le linee della Wehrmacht.

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PTRS-1941

PTRS-41

All’inizio degli anni 30, l’Armata Rossa voleva cercare una nuova munizione per una nuova arma anticarro, dato che si riteneva il 12,7 × 108 mm (.50 BMG) non adatto a tale scopo.
Iniziarono alcune sperimentazioni da parte di due famosi progettisti di armi: Vasili Degtyaryov e Sergei Gavrilovich Simonov, su di una nuova munizione, la 14,5 × 114 mm.
Nel 1938 Simonov, disegno il PTRS-41. Un arma semiautomatica dotata di caricatore circolare a 5 colpi ad inserimento dal basso. Una volta sparato l’ultimo colpo, la clip cadeva e l’otturattore restava in posizione aperta.
Purtroppo la munizione non era stata ragionata dal punto di vista dell’ottimizzazione della combustione della polvere e causare parecchi residui, che spesso causavano inceppamenti al sistema a pistone. Leggi tutto “PTRS-1941”

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