Armi Militari

Enhanced Glock 19 Trijicon RMR by RVCustom

G19 RV - Lato destro

La G19 eseguita da RVCustom dal fianco destro.

La Glock 19 è la versione compatta della sorella 17, in questo caso camerata nell’italico calibro 9 × 21 mm. Questa variante fu introdotta dopo esplicita richiesta da parte di operatori militari e law enforcement che desideravano una Glock più comoda per il porto occulto. Questo fece scendere di 2 colpi la capacità dei serbatoi e di 12mm la lunghezza della canna,in realtà i benefici dati dal down sizing furono di gran lunga preferibili a questi, riscontrati poi sul campo,trascurabili svantaggi rispetto all’occultabilitá.

Nel corso degli anni, visto l’enorme successo avuto da queste semplici, essenziali ed affidabili pistole, il mercato dell’aftermarket ha generato una quantità quasi infinita di accessori e modifiche apportabili alla propria Glock. Certo, come sappiamo, oltre oceano si può trovare tutto ciò con estrema facilità visto il loro approccio alla materia,ma anche in Italia,magari con un poco più di pazienza e fortuna si riesce a dare sfogo alla propria voglia di provare e testare in prima persona,cercando di migliorare la propria arma e “cucirsela addosso”.

Dettaglio della lavorazione per il montaggio del Trijicon RMR e dello stippling.

Proprio da questo desiderio scaturì la nascita, graduale, di questa G19 pesantemente medicata in molti dei suoi componenti. Molti storceranno il naso asserendo che questa tipologia di arma nata per difesa, giustamente ritenuta un punto di riferimento per gli altri produttori di armi similari, debba rimanere originale. Personalmente posso capirne il concetto, ma non sposarne la causa, a mio modesto parere credo che un assiduo allenamento porti inevitabilmente a trovare limiti sia nel tiratore che nell’arma e allora perché non cercare di rendere questo binomio più armonioso eliminando le lacune di entrambi?

Partiamo dal principio… nel 2011 appena arrivarono le 4a generazione in Italia decisi di acquistarne una. Dopo un primo approccio di circa 1.500 colpi in configurazione originale decisi che avrei provato ad alleggerire lo scatto e a montare mire più efficienti. Acquistai il kit di molle ed il connettore originali Glock, alleggeriti naturalmente, e immediatamente mi accorsi dei vantaggi, la fluidità della corsa dello scatto aumentò e la precorsa diminuì, quasi in simultanea montai tacca di mira e mirino in fibra della Truglo. Decisi di continuare a vedere fino a dove potevo migliorarla, dopo circa altri 2.000 colpi decisi che era arrivato il momento del percussore in titanio con la sua molla e della sicura al percussore in titanio e della sua molla, in questo caso i vantaggi sulla catena di scatto furono più evidenti,  portando ad un altro livello lo scatto di serie.

Dettaglio della lavorazione anteriore e della torcia SureFire X300.

Dopo diversi anni, migliaia di colpi e notti passate a documentarmi sul web decisi che avrei fatto una pazzia, avrei investito su di un arma di relativo valore esattamente il triplo dello stesso… Comperai RMR e set mire metalliche AmeriGlo della serie Suppressor, utili all’utilizzo in cowitness, con non poca difficoltà. Mi ci volle un po’ anche a trovare a chi affidare la customizzazione che desideravo eseguire, passai attraverso i “guru” italiani della produzione armiera (cocente delusione!), attraverso il consiglio di alcuni importatori o armerie, ma solo grazie all’input di un caro amico incrociai la RVCustom di Torino. Dal primo contatto mi resi conto che Guido era un bravo artigiano, preparato,aperto all’innovazione e disponibile ad assecondare il volere del cliente, ma consigliandolo attraverso la sua conoscenza tecnica.
Fu così che nel giro di qualche tempo ci accordammo e portai la G19 nel suo laboratorio con le idee ormai ben chiare. Dopo circa un mese, a causa delle vacanze natalizie di mezzo, Guido mi consegnò l’arma così come la vedete nelle fotografie, perfetta nelle lavorazioni e fresature, la dipinse due volte perché la prima volta non era soddisfatto della resa del color Titanium eseguito a Cerakote. In definitiva le modifiche eseguite furono la fresatura per l’RMR, gl’intagli sulla parte anteriore del carrello e su tutti “gli spigoli” dello stesso, la pitturazione del carrello, il montaggio dell’ottica e delle mire, lo stippling, la rimozione dei finger grooves dall’elsa e l’equilibratura delle molle perché il peso accessorio apposto al carrello con l’RMR necessitava di molle di libraggio differente rispetto a quelle montate precedentemente per ciclare in modo corretto.

Prova a fuoco

Il red-dot perfettamente allineato alle mire metalliche,co-withness.

Si nota subito il vantaggio dato dall’asportazione dei finger grooves e dallo stippling, soprattutto in fase di estrazione, quando la mano trova immediatamente la giusta posizione coadiuvata dall’ottimo grip. Il cowitness è perfetto e dopo aver tarato il dot sulla cresta del mirino e aver preso il giusto feeling nell’acquisizione, data dall’inevitabile variazione di altezza rispetto alle mire standard, anche l’ingaggio del bersaglio diventa più rapido. In realtà a brevi distanze, diciamo entro i 25 metri, mirare con le mire metalliche è più istintivo, ma con bersagli a distanza più elevata e magari a distanze diverse in rapida successione il vantaggio del RMR si fa sentire,anche di un 30% rispetto al tempo ed all’accuratezza riscontrati prima della modifica, almeno per quel che mi riguarda. Provando una sessione di tiro nel tunnel del T.S.N. di Rapallo a distanze variabili crescenti fino a 50 metri il vantaggio è lampante, soprattutto doppiando il colpo, dandomi la possibilità di fare rosate che prima non riuscivo ad eseguire.
Certamente il budget necessario è stato elevato e forse non condivisibile dai più, ma il fatto di aver tra le mani un pezzo unico che mi consenta di eseguire prestazioni superiori alle precedenti è già questo, per me, fonte di soddisfazione… dopotutto sono un appasionato… e si sa, l’appassionato cade spesso vittima delle proprie emozioni!

Curiosità

Glock GmbH

Azienda austriaca fondata dall’Ing. Gaston Glock nel 1963. Produttori e manufattori di plastica e metallo,nel corso dei primissimi anni ’80 presentano il loro primo modello di pistola ad una gara d’appalto per la fornitura di un arma leggera per l’esercito tedesco,lo vinsero a mani basse. L’uso innovativo di polimero,semplicità d’uso e manutenzione ed il safety system progettato dal buon Gaston rendono tutto il resto obsoleto,vincendo la sfida del mercato internazionale negl’anni subito successivi al lancio. Dal 1982 ad oggi,passando attraverso 4 generazioni,si stimano un numero totale di 2.500.000 armi prodotte.

Trijicon Inc.

Azienda fondata nel 1981 a Wixon,nel Michigan,da Glyn Bindon. Nel 1985 riorganizza la società e nel 1987 fornisce il primo ACOG TA01 4×32 con il trizio all’US Military. Da allora la Casa diventa in breve tempo leader nella produzione di ottiche militari,introducendo nel corso degli anni importanti novità,come l’adozione della fibra ottica e la conseguente eliminazione della batteria dai propri prodotti.In breve tempo i prodotti Trijicon diventano sogno,più o meno proibito,di ogni appassionato ed accessorio irrinunciabile per ogni soldato moderno.

Trijicon RMR

Ottica reflex più piccola in circolazione,prodotta in alluminio 70-75T6 secondo standard Mil-Spec. Prodotta in 3 varianti,la versione base priva di comandi,quella con la possibilità di variare l’intensità del led e quella dotata di fibra ottica. Per ognuna di esse sono disponibili diverse forme,colori e dimensioni del RedDot e diverse possibilità di configurazioni sulle armi grazie a molteplici scine ed attacchi,potendo così decidere se utilizzarla come ottica primaria o di backup.

Nel caso specifico si è deciso di acquistare l’RMR rm02 con dot da 6.5moa,corredato dalla basetta denominata rm44 indispensabile al montaggio sul frame Glock. Pur essendo,questo reflex,senza possibilità di spegnimento non c’è da preoccuparsi,Trijicon prevede il cambio di batteria dopo circa 2 anni di accensione continuativa,che possono variare in maniera minima a seconda delle condizioni climatiche ed escursioni termiche a cui è sottoposto.

Viene fornito in una valigetta rigida,un tempo Pelican Case,ottimamente rivestita di materiale spugnoso per il trasporto sicuro dell’ottica. La dotazione è completata da una lens pen,i perni di fissaggio,una lacrima di frenafiletti,libretto d’istruzioni ben dettagliato ed un adesivo con il logo Trijicon.

Glock RV Custom.

Gallery

© 2014 – 2018, Gabriele Carniglia. Tutti i diritti riservati.
Per pubblicare anche parzialmente questi contenuti è necessario fornire il link alla pagina originale.

Exit mobile version