Armi Militari

Power Monkey Extreme 12V

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In occasione dello SHOT Show 2014 fra i tanti gadget elettronici più o meno utili che abbiamo potuto vedere e toccare con mano uno in particolare ci ha impressionato…forse sarà perché in fondo fra le tante passioni abbiamo anche quella “informatica” oppure semplicemente l’oggetto ci è sembrato valido anche per un uso professionale. Sta di fatto che alla fine della fiera dopo una trattativa neanche troppo serrata con il rappresentante allo stand Powermonkey/Soldiersystem ce ne siamo portati a casa un esemplare.

Prima di scriverne una recensione abbiamo preferito effettuare un test sul campo sia in un periodo freddo che in uno caldo, in situazioni di umidità e polvere.  In entrambe le situazioni il prodotto si è comportato egregiamente rispondendo alle specifiche ed a quanto dichiarato dal produttore.

Ma vediamo ora di cosa si tratta e a che cosa serve

La ricca dotazione di adattatori e cavi compresa nel set

il sistema studiato da Powermonkey nella versione “militare” è colorato nel classico Desert Tan ( ma è disponibile anche in versioni “civili” nei colori giallo, rosso, blu, grigio e nero)  e può essere trasportato nella sua confezione in tessuto/cordura con attacchi Molle (Modular Lightweight Load-carrying Equipment) fornita dalla Blue Force Gear. Serve per ricaricare telefoni, computer, batterie di videocamere o macchine fotografiche. All’interno della confezione il set è composto da un accumulatore da 9000 mAh (che consenta la ricarica completa di un iPhone per circa 5 volte) e dal dispositivo di alimentazione che vede  due celle solari fotovoltaiche inserite in due robusti gusci incernierati tra loro in modo che si possano richiudere su se stessi per diminuire l’ingombro e proteggerli da urti accidentali e graffi.

E’ inoltre presente un alimentatore universale con tutti gli adattatori per ricaricare quando possibile l’accumulatore direttamente dalla rete fissa. Di serie è presente  una serie di connettori/adattatori per i maggiori produttori di telefoni, una presa femmina per alimentarsi dalla presa 12V dell’automobile, un cavo USB per ricaricare l’accumulatore da PC o comunque da una qualsiasi delle ormai diffuse presa , un “Gorilla Pad connector” (poi andremo a vedere a cosa serve)… Nella confezione sono presenti le istruzioni in 7 lingue, e oltre all’inglese …. incredibile…anche in italiano.
L’accumulatore come  i due moduli solari fotovoltaici sono “rugged” ovvero rivestiti di una gomma dura ad ulteriore garanzia di protezione da  urti accidentali, inoltre i vari connettori sono muniti di sportellini di protezione e di guarnizioni. A tal riguardo le istruzioni dicono che tutto è “waterproof” per 30 minuti a 1 metro di profondità…. sinceramente non ci abbiamo provato ma per una pioggia non torrenziale, spruzzi, neve o liquidi versati accidentalmente dovrebbero essere sufficienti.
Il peso di tutto il “pacchetto” è di circa 1 kg.

Vediamo le due unità principali

  1. L’accumulatore può ricaricare contemporaneamente due apparecchi dalle due prese una 5V l’altra 12V. Il Gorilla Pad si collega alla presa 12V e serve per alimentare l’IPad 4. Probabilmente la tensione che questo tipo di apparecchio richiede è particolare quindi con i 5V o con i 12V non si ricaricherebbe. Con il Gorilla Pad si risolve. L’accumulatore si attiva con un “touch pad” scorrendo il dito da sinistra verso destra. Da destra a sinistra si spegne. Lasciandolo acceso senza utilizzarlo dopo un po’ si spegne da solo. La ricarica continua fino a che la tensione dell’accumulatore non scende sotto i 3,3 Volt dopo di che si ferma automaticamente. Riparte quando la tensione sale sopra i 3,9 Volt. Oltre alle prese in uscita c’è una presa in entrata che come scrivevamo più su serve per ricaricare l’accumulatore da rete (o dall’auto/barca). Il sistema riconosce in automatico l’apparecchio collegato e modula la tensione per la ricarica.
  2. Il modulo solare fotovoltaico : le dimensioni sono 170×88×18mm, pesa 200 grammi è ha una potenza di 3 Watt. Per mantenerlo efficiente si consiglia di tenerlo pulito con un panno morbido, di posizionarlo al sole almeno 1 minuto prima di attaccarlo all’accumulatore e di tenerlo costantemente orientato per avere la massima efficienza. Ovviamente una giornata nuvolosa ne riduce le prestazioni. Si può utilizzare in serie con l’accumulatore quindi ricaricare l’apparecchio che ci interessa ma allo stesso tempo ricaricare con il pannello solare l’accumulatore stesso. Nelle condizioni ottimali il pannello ricarica l’accumulatore in 18 massimo 22 ore.
    Non male.
    Le nostre sensazioni: la batteria ha veramente la capacità dichiarata. Abbiamo più volte approfittato dell’energia immagazzinata per sopperire alla mancanza cronica di batteria del nostro iPhone, ricarica nei tempi previsti quindi da zero in un paio di ore max. Anche il pannello solare non tradisce le aspettative, ovviamente con il tempo che abbiamo avuto in questa estate 2014 (per non parlare dell’autunno..) ad averne veramente bisogno e trovandosi in zone sprovviste di rete elettrica avremmo avuto del duro…comunque partendo “carichi” per 2-3 giorni di trekking l’autonomia è più che sufficiente per rimanere connessi alla rete telefonica, fare qualche breve ricerca su internet e ricaricare le batterie della macchina fotografica. Il tutto con parsimonia…

Per impieghi più gravosi esistono sempre della Powermonkey sistemi ancora più performanti (ma più pesanti) con maggiori autonomie e potenza fino ad arrivare agli starter per automobili, barche o camion.

Per maggiori informazioni

https://www.powertraveller.com/en/shop/portable-chargers/outdoor-adventure/powermonkey-extreme-12v/
http://soldiersystems.net/blog1/wp-content/uploads/2014/08/Tactical-Catalog.pdf

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