Divieto sulle munizioni al piombo. In Commissione Europea si prepara la strada per il divieto

L’ECHA, l’agenzia per la regolamentazione delle sostanze chimiche sta continuando il proprio studio sull’impatto ambientale delle munizioni in piombo.
Una web-conference è programmata per domani giovedì 10 ottobre 2019, ci si può registrare a questo indirizzo: https://echa.europa.eu/-/call-for-evidence-on-a-possible-restriction-on-the-placing-on-the-market-and-use-of-lead-in-ammunition-shot-and-bullets-and-fishing-tackle.
La preoccupazione maggiore deriva dal titolo: “As a follow-up to the proposed restriction on the use of lead in shot in wetlands, ECHA has been requested by the commission to prepare a restriction proposal on the placing on the market and use of lead in ammunition (shot and bullets) and fishing tackle.
Tradotto: “A seguito della proposta di restrizione dell’uso del piombo nelle zone umide, la Commissione ha chiesto all’ECHA di elaborare una proposta di restrizione relativa all’immissione sul mercato e all’uso del piombo nelle munizioni (cartucce e proiettili) e il materiale da pesca.”.
Quindi partendo da mossa politica eco sostenibile si arriva divieto completo delle munizioni contenenti piombo, nonché dei piombini da pesca.

Si sa che sono un paio di anni che la Commissione Europea sta ragionando un Regolamento per imporre il divieto di munizioni contenuti piombo su terreni acquitrinosi, ma recentemente una bozza del Regolamento vuole imporre il divieto totale all’uso di munizioni aventi palle in piombo (ed anche ai piombi da pesca).
Una restrizione che se venisse portata avanti avrebbe drastici riscontri non solo per i cacciatori dotati di armi non recentissime e quindi non in grado di utilizzare munizioni in acciaio, ma soprattutto per il mondo sportivo.
Basti pensare solo ad esempio al passo di rigatura di una canna, calcolato in base al fattore forma della pallottola ed alla sua densità. Sostituire le pallottole con equivalenti in ottone, purtroppo non garantirà la stessa stabilizzazione della palla.
Ma il problema ricorda poi anche nel tiro accademico dove si utilizzano le munizioni .22 LongRifle, per non parlare delle discipline di tiro quali IDPA e IPSC, dove tutte le munizioni utilizzate contengono piombo.

Da un lato comprendiamo la volontà di ridurre l’inquinamento ambientale nelle zone acquitrinose voluto dalla Commissione Europea, ma dall’altro siamo anche convinti che le attività sportive realizzate in appositi impianti poco centrino con un Regolamento per la salvaguardia degli ambienti acquitrinosi.

Da parte nostra abbiamo già avvisato l’Euro parlamentare Mara Bizzotto, ma ci piacerebbe che il problema venisse monitorato anche delle molte associazioni di appassionati ed anche dai tanti produttori nazionali di pallottole, dove, un nuovo regolamento che vietasse l’uso di munizioni in piombo significherebbe la loro chiusura.

© 2019, Michele Schiavo. Tutti i diritti riservati.
Per pubblicare anche parzialmente questi contenuti è necessario fornire il link alla pagina originale.

5 risposte a “Divieto sulle munizioni al piombo. In Commissione Europea si prepara la strada per il divieto”

  1. E per l’avancarica che usa piombo dolce come la mettiamo? Per il cal. 22 usato come tiro sportivo? Per armi antiche originali o repliche a retrocarica? Chi ha in dotazione munizioni con palla in piombo o proiettili sciolti in lega per ricarica in quantità cosa dovrebbe fare? Qui si ucciderebbe un settore, oltre la caccia, notevole. E’ pazzesco.

  2. Ma smettetela. Vogliono far credere che il piombo di 4 ogive rovinano rovinano il pianeta. Andate a vedere i test militari. Che ipocrisia in questa stupida nazione.

  3. Ma jatttafare indau culu!! Io vado sempre col piombo anche se lo vieteranno! Gli animali se ne andrebbero feriti sparando quelle leghe di merda costosissime. le ho provate anche a sparare per curiosita’ , su 10 prede 8 piene di sangue e vive e ferite.

  4. Questi ‘pseudo-scienziati’ altro non sanno fare che rompere i coiXXi , agli appassionati ed ai cacciatori: e ai militari NO ?!? Se non sbaglio, è proprio nei poligoni militari che c’è il massimo inquinamento, uranio impoverito compreso !

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Non sei ancora iscritto alla newsletter ?

Con una semplice notifica via email ti aggiorniamo sulle ultime novità!
Unisciti alle altre persone che già lo hanno fatto.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Unisciti a 9.362 altri iscritti

Per leggere la nostra informativa sulla privacy, la puoi trovare qui: Privacy Policy.

Subscribe!