I falsi miti sul 9 mm Parabellum

La cartuccia 9 × 19 mm Luger / Parabellum venne sviluppata da Georg Luger presso la fabbrica d’armi e munizioni tedesca DWM. Tra il 1902 e 1904 alcune pistole Luger camerate in 9 × 19 mm vennero inviate in Inghilterra e negli Stati Uniti per essere sottoposte a test per un’eventuale adozione da parte delle forze armate.
Il primo interesse della Germania per questo binomio arma/munizione avvenne nel 1904. Negli anni seguenti la diffusione di pistole e pistole mitragliatrici in calibro 9 mm Parabellum crebbe a dismisura tanto che attualmente questa cartuccia è prodotta da almeno 70 paesi in tutto il mondo, rendendola così la più diffusa munizione per arma corta al mondo.
E’ inoltre standardizzata a norme NATO e cartuccia adottata dai paesi del patto atlantico.

Il lungo divieto all’utilizzo di armi corte e lunghe a ripetizione nel nostro paese, per di più con l’obbligo di utilizzo delle sole palle in piombo (nudo o ramato), ha generato dei falsi miti sulla sua origine e sulle sue reali potenzialità balistiche. Miti che sono duri a morire perché ben calcificati anche nelle menti di chi è ufficialmente un esperto oplofilo o dovrebbe esserlo.

Il termine “Parabellum” identifica le “munizioni da guerra”

Il termine Parabellum è una contrazione del motto latino “Si vis pacem para bellum” che vuol dire “se vuoi la pace prepara la guerra”. Fu registrato in Germania il 21 Aprile del 1900 con un’importante nota: “in uso fin dal 1899”. Alcune fonti del 1901 riportano che tale termine faceva parte dell’indirizzo telegrafico della ditta DWM ( fabbrica d’armi, ex Ludwig Loewe).
L’indirizzo completo era infatti “PARABELLUM – BERLIN”, rimasto attivo fino almeno al 1914.
Il termine “Parabellum” venne scelto dalla fabbrica DWM per i suoi prodotti ( che non si limitavano alle sole armi e munizioni), ma fino al 1901 non risultano documenti che attestino l’uso di tale termine per identificare armi e munizioni.
Per fare un esempio, la Svizzera adottò la pistola Luger il 4 Maggio del 1900 come “Selbstladepistole System Borchardt-Luger” e dandole la denominazione ufficiale di “Pistole, Ordonnanz 1900”.
Il termine “parabellum” compare per la prima volta in alcuni manuali risalenti al 1901 – 1902, mentre le 7.65 mm Parabellum veniva ancora definita come “7.65 mm Luger” in un catalogo non pubblicato della DWM risalente al 1902.
E’ solo dal 1904 che la DWM riporta sul suo catalogo la 7.65 mm e la 9 mm come “Parabellum”.

DWM Pistolen
DWM Pistolen.

Fu utilizzato anche per altri prodotti della DWM come i cuscinetti a sfera (nel 1907).
Detto questo risulta chiaro che questo marchio non ha nulla a che vedere con uno specifico utilizzo bellico della munizione. E’ solamente un marchio commerciale per una più facile identificazione del produttore.
Inoltre è assoutamente falso il mito secondo cui “Para” sia l’abbreviazione di “Paracadutisti” perché tale calibro sarebbe stato ideato appositamente o utilizzato prevalentemente dalle forze aviostrasportate. Quindi l’abbreviazione di “Parabellum” è “PARA” non “PARA’ “.

Esistono due tipi di 9 × 19: il 9 Parabellum, caricato con palle blindate, e il 9 Luger, caricato con palle in piombo nudo

Ciò è assolutamente falso, perché in realtà 9 Luger o 9 Parabellum sono sinonimi, indipendentemente dal tipo di proiettili utilizzati. Basta fare una piccola ricerca su internet per vedere decine di fotografie di munizioni “9 Luger” con palla FMJ.

Fiocchi 9mm
Fiocchi 9mm.

Questo curioso mito credo derivi dal fatto che fino a poco tempo fa le uniche munizioni 9 × 19 mm utilizzabili dai civili erano quelle caricate con palla in piombo nudo nei pochi revolver catalogati in tale calibro. Le schede di catalogazione riportavano l’obbligo di utilizzare le sole palle in piombo.

Il calibro 9 Parabellum / Luger è vietato ai civili in Italia perché è “munizione da guerra”

Fiocchi 9 Luger
Fiocchi 9 Luger.
Winchester 9 Luger
Winchester 9 Luger.

Il calibro in sé non è mai stato considerato “munizione da guerra”, visto che sono stati catalogati revolver in tale calibro. Le recenti modifiche alla LEGGE 18 aprile 1975, n. 110, con il DECRETO LEGISLATIVO 26 ottobre 2010, n. 204, hanno di fatto creato la strana categoria delle “armi comuni vietate ai civili”, che sarebbero poi le sole armi CORTE in calibro 9 × 19. Di queste armi è proibita l’importazione e la vendita, ma sono esportabili e fabbricabili con la semplice licenza di fabbricazione di armi comuni. Sono perciò ARMI COMUNI, non DA GUERRA o TIPO GUERRA come molti si ostinano a considerarle. Tali modifiche hanno anche finalmente liberalizzato le armi lunghe nello stesso calibro.
In poche parole in Italia è perfettamente legale acquistare, ed utilizzare armi lunghe calibro 9 Luger/Parabellum, senza inoltre alcuna limitazione all’uso delle sole palle in piombo come accadeva nelle vecchie schede di catalogazione.
Ovviamente, rimangono legalmente detenute, utilizzabili e cedibili, le armi corte ex catalogo in 9 m Luger/Parabellum già in possesso dei legittimi proprietari.

Non si trovano in commercio munizioni 9 × 19 con palla blindata perché queste sono munizioni da guerra

Vedi quesiti precedenti. A questi è da aggiungere il fatto che non è ancora economicamente conveniente per le ditte italiane e gli importatori, immettere in commercio munizioni 9 × 19 mm diverse da quelle , con palla in piombo, comunemente reperibili nelle armerie italiane ( sono utilizzate anche dalle FFOO per esercitazione. Le palle in piombo inoltre danno meno problemi in quanto la controparte blindata non può essere utilizzata nei poligoni a cielo aperto o non abilitati). Quindi non c’è alcuna motivazione legale per l’irreperibilità di munizioni 9 × 19 mm con palla blindata sul mercato.

Il 9 mm Parabellum in dotazione alle FFOO e FFAA è più potente dei 9 × 19 reperibili in commercio

Falso mito che probabilmente deriva dall’idea che le munizioni utilizzate dai militari, in quanto munizioni da guerra, abbiano capacità balistiche superiori a tutte le cartucce per uso civile, il che ovviamente, non ha alcuna base logica.
I documenti STANAG prevedono, per il 9 mm NATO, un peso di palla compreso tra 108 e 128 grani ( nota: in nessun documento è specificato che la blindatura debba essere d’ottone!). Le energie devono essere comprese tra 542J e 814J. Tali valori energetici possono sembrare elevati ma sono ottenuti con canne di prova lunghe 7,848 pollici, vale a dire quasi il doppio delle canne montate normalmente su una pistola ( di conseguenza le velocità e i conseguenti valori energetici risulteranno molto superiori).
I test vengono condotti con gli stessi strumenti utilizzati dal CIP ( dimensioni di camera comprese). Le pressioni massime devono essere di 230 Mpa ( con pressione massima statistica di 265 Mpa). Tali valori sono equiparabili a quelli richiesti in sede CIP ( 235 e 270 Mpa).
La NATO utilizza cartucce da prova forzata che sono caricate al 37 % della Pmax, contro il 30 % del CIP. Ma questo ovviamente non vuol dire che le cartucce d’ordinanza sono il 37 % più potenti di quelle civili!

Il 9 mm Parabellum si chiama così perché tale è il nome che gli hanno dato in sede NATO

A dire la verità sulla documentazione STANAG si fa riferimento alla standardizzazione A NORME NATO DELLA CARTUCCIA 9 PARABELLUM”. Quindi la NATO non ha inventato il termine Parabellum né lo ha utilizzato per identificare i caricamenti NATO.
La standardizzazione inoltre ha il solo scopo di garantire la completa intercambiabilità delle munizioni prodotte nei vari paesi della NATO, non è certo sinonimo di “potenziamento delle caratteristiche balistiche”
Tutto ciò è chiaramente desumibile dal testo della documentazione STANAG qui riportata:

“L’obiettivo di questo concordato è quello di standardizzare le caratteristiche della munizione per armi leggere 9 mm Parabellum per l’uso da parte delle forze armate della NATO, per assicurare la completa intercambiabilità di questa munizione sul campo di battaglia”

Il 9 Para /Luger è più potente del 9 × 21 mm

Queste due cartucce si differenziano per la lunghezza del bossolo, ma condividono la stessa OAL. Questo vuol dire che hanno la stessa boiling room all’interno del bossolo ed esprimono le stesse caratteristiche balistiche. Il CIP stabilisce identici limiti pressori per il 9 × 19 e per il 9 × 21. Ovviamente in commercio esistono 9 × 19 più potenti dei 9 × 21 e viceversa, ma entrambi sono caricati rispettando i limiti imposti dal CIP. Il 9 x 21, in armi apposite, può essere caricato aumentandone la OAL e sfruttando i 2 mm in più del bossolo. Questo consente di ottenere cartucce più potenti delle 9 × 21 commerciali, ma fuori dai limiti di sicurezza CIP.

Ultimo aggiornamento : sabato 15 settembre 2018

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3 risposte a “I falsi miti sul 9 mm Parabellum”

  1. Chissà cosa mai ti avrà spinto a scrivere questo articolo, eppure è un calibro così conosciuto e mai frainteso! Mi riservo di inondare forum e gruppi di discussione con il link a questo articolo ogni volta che comparirà la dicitura “9 para” o similare…

    1. In questa nostra Italia non è mai abbastanza sufficiente spiegare e rispiegare i vari contesti che si vengono a verificare man mano che succede qualcosa che costringe (ahimè) il legislatore (assolutamente all’oscuro del mondo delle armi) a emanare leggi inutili e fuori da ogni grazia di Dio. L’importante, per loro, è dare da bere all’opinione pubblica che essi si danno da fare………. dopo e male a ogni tragedia.

  2. Per alcuni funzionari presentare dotte quanto inutili e dannose dissertazioni sul nulla (nel migliore dei casi) è necessario per giustificare uno stipendio superiore sicuramente alla effettiva produttività in campo sicurezza , industria , correttezza verso i cittadini . L’unica cosa veramente intelligente (da quando mi occupo di armi ) è stata la richiesta del certificato medico

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