Soppresso il divieto di introduzione nel territorio dello Stato e la vendita delle pistole in 9×19 Parabellum

Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2019-2020 – LEGGE 23 dicembre 2021, n. 238.

E pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Nr. 12 del 17.01.2022 la Legge 23 dicembre 2021, n.238 la quale elimina il formale divieto di introduzione e vendita nel territorio italiano di armi da fuoco corte semiautomatiche o a ripetizione in calibro 9×19 mm.

La Legge entrerà in vigore il primo febbraio 2022.

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9 × 19 Parabellum, Il tabù

Delle armi in calibro 9 × 19 mm ne è sempre stata vietata la detenzione da parte dei privati cittadini.
Come in passato avvenne per altre calibri con destinazione d’uso prettamente miltiare, come ad esempio il 9 mm Makarov, o il .45 ACP o il 7,62 × 39 mm quella della munizione 9 mm Luger è oggetto di un tabù molto profondo da parte del Ministero dell’Interno e non solo.
Infatti ad oggi questa munizione, pur essendo la più utilizzata soprattuto in ambito sportivo al mondo, è la sola da essere vietata nelle armi corte nello Stato Italiano.
Ancora ai tempi del Catalogo Nazionale delle Armi Comuni tutte le richieste d’inserimento di armi in questo calibro venivano costantemente rifiutate con le più disparate motivazioni, tra cui quelle riguardo la potenza di fuoco devastante….
Su questa linea di pensiero si era anche allineata la magistratura, condannando addirittura detentori di munizioni, magari reperti storici, quali detentori di armi o parti di armi da guerra. Leggi tutto “9 × 19 Parabellum, Il tabù”

I falsi miti sul 9 mm Parabellum

Winchester 9 Luger

La cartuccia 9 × 19 mm Luger / Parabellum venne sviluppata da Georg Luger presso la fabbrica d’armi e munizioni tedesca DWM. Tra il 1902 e 1904 alcune pistole Luger camerate in 9 × 19 mm vennero inviate in Inghilterra e negli Stati Uniti per essere sottoposte a test per un’eventuale adozione da parte delle forze armate.
Il primo interesse della Germania per questo binomio arma/munizione avvenne nel 1904. Negli anni seguenti la diffusione di pistole e pistole mitragliatrici in calibro 9 mm Parabellum crebbe a dismisura tanto che attualmente questa cartuccia è prodotta da almeno 70 paesi in tutto il mondo, rendendola così la più diffusa munizione per arma corta al mondo. Leggi tutto “I falsi miti sul 9 mm Parabellum”

Lo STEN, il Tubo Che Spara

Sten - Foto Storica

Il nome STEN è formato dalle iniziali del maggiore Reginald V. Shepherd ed Harold Turpin , i due progettisti , e dalle iniziali della ENfield l’arsenale che realizzo l’arma.
Nel 1940, nell’ora più scura dell’Inghilterra vi era la necessita di un’arma automatica leggera, compatta ed efficace da contrappone agli MP38 ed MP40 tedeschi che nelle mani dei fallschjmerjager erano diventati un simbolo del blitz krieg. Leggi tutto “Lo STEN, il Tubo Che Spara”

F.N. Browning Grand Puissance 35 (HP35) – Periodo bellico

F.N. - HP35 - Lato Destro

UN PO’ DI STORIA

Con i primi anni del primo dopo guerra, spinti dall’ampia ondata di innovazioni in campo armiero, l’esercito francese decise di aggiornare l’arma corta in dotazione, passando dal vecchio revolver Modèle 1892 ad una nuova semiautomatica.Fu così che nel 1921 venne indotta una gara. Furono fissate alcune caratteristiche minime : doveva poter fermare un uomo a 50 metri (per questo venne preferito il calibro 9 mm Parabellum con una canna di almeno 100 mm), una capacita di almeno 7+1 colpi, pesare meno di 850 g, alzo graduato fino a 600 metri, avere un indicatore di colpo in camera di cartuccia. Vi partecipò anche la F.N., che diede incarico a Dieudonné Joseph Saive (l’inventore del FAL) di realizzare il caricatore ed a J. M. Browning (l’ inventore della 1911) di disegnare la pistola. Nacque inizialmente il modello Grand Rendement 1922, che venne però scartato dalla gara, anche se insignito di “miglior progetto”, per alcuni difetti presenti: Il percussore era lanciato; non era presente un avvisatore di colpo in canna; per poterla rimontare, dopo lo smontaggio erano necessarie delle mani forti; non era presente un indicatore sul numero di colpi residui presenti nel caricatore. Browning brevettò comunque questo modello, ma il brevetto venne accettato solo nel 1927, tre mesi dopo la sua morte. Nel frattempo Saive nel 1923 ridisegnò il percussore, rendendolo inerziale con cane esterno; ma anche quest’arma venne respinta. Nel 1928 venne ridisegnato il metodo di smontaggio e reso molto simile alla Colt 1911 visto che erano da poco scaduti i brevetti; venne ridotto il numero di colpi a 13 unità per poter ridurre il peso. Questo modello fu brevettato da Saive come “Browning 1928” in onore al co-progettista. Venne riproposta alla Commission d’Expériences de Versailles, ma puntualmente venne scartata, come tutte le altre contro parti straniere.
Successivamente seguirono altre varianti, con modifiche nella curvatura dell’impugnatura e nella boccola di centraggio della canna, nel 1931 l’arma era praticamente com’è anche ai giorni nostri. Venne presentato, nel 1933, anche un modello in calibro 7.65 Lungo, il nuovo calibro richiesto dalla Commissione di Versailles, ma fu nuovamente scartata.
Nel 1934 la F.N. decise di proporre quest’arma sui mercati, vista la perfezione ormai raggiunta. Fu nel maggio del 1935 che l’esercito Belga acquistò un primo lotto di un migliaio di pezzi di “Grand Puissance 35”, arma con alzo a 500 metri e corredata di calciolo in legno vincolato al dorsalino.
Dopo un piccolo problema sullo zoccolo della canna, dove si verificarono delle rotture a causa delle eccessive sollecitazioni, il disegno della rampa venne modificato e fu un successo. Cina, Perù, Estonia, Lituania la vollero per le loro truppe. Durante il 1940, mentre erano in produzione commesse per gli eserciti di Finlandia e Svezia, gli stabilimenti vennero occupati dalle forze tedesche. La produzione non fu arrestata ma “convertita” per servire le linee della Wehrmacht.

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Il 9 Para Finalmente Legale in Italia

Ultimo aggiornamento : mercoledì 14 novembre 2018

Come un fulmine a ciel sereno, qualche ora fa, il Banco Nazionale di Prova di Gardone Val Trompia, ha confermato la richiesta di classificazione della prima arma in 9 × 19 mm Parabellum alias 9 Luger alias 9 × 19 mm, senza alcuna limitazione sul tipo di palla utilizzata.
L’iter è la conclusione di una dissamina portata avanti dal 23 novembre 2012, senza non poche ostruzioni, per lo più dettate da quelle che sono vecchie riminescenze di errate attribuzioni di armi da guerra alle armi la cui richiesta di catalogazione veniva rifiutata. Ma ora, grazie alle recenti modifiche legislative, il buon senso ha avuto la meglio ed è qui disponibili la Scheda Banco Thueron Defense SA 9 mm in 9 × 19 mm, in attesa del numero proggressivo definitivo.
La pubblicazione è stata eseguita in data 08 marzo 2013 conteporaneamente a tutte le altre richieste di armi della stessa tipologia e calibro presentate fino alla data ordierna. Per la Thureon Defence SA 9mm il codice indentificativo è 13_00431.
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