Zastava M70

Nel 1948, motivato dal desiderio di creare un’economia forte e indipendente per la sua Jugoslavia, Josip Broz Tito divenne il primo leader comunista a sfidare la leadership di Stalin nel Cominform.
A grandi linee tutto iniziò nel 1945, quando Stalin iniziò a nominare uomini a lui fedeli all’interno dei governi e dei Partiti Comunisti negli stati membri.
Ma in Jugoslavia Tito, anche forte della liberazione dall’occupazione nazifascista da parte dei suoi partigiani, rifiutò di lasciar subordinare la sua polizia, l’esercito e la politica estera. Al contempo contrastò la creazione di società attraverso le quali i sovietici avrebbero potuto controllare i settori cruciali dell’economia del paese.
Stalin richiamò così tutti i consiglieri militari e gli specialisti civili presenti in Jugoslavia e criticò le decisioni del Partito Comunista Jugoslavo. Al contempo, però, dirigenti jugoslavi vicini a Tito fecero blocco attorno a lui e quelli fedeli a Mosca furono esclusi dal Comitato Centrale e arrestati. Il Cremlino giocò l’ultima carta portando la questione davanti al Cominform, ma Tito si oppose. A questo punto il Cominform considerò il rifiuto jugoslavo come un tradimento.
Con l’espulsione della Jugoslavia dal Cominform e la conseguente uscita dal Patto di Varsavia, la Jugoslavia subì il blocco anche delle forniture di armamenti da parte della Russia.
Negli anni Sessanta la Zavodi Crvena Zastava iniziò a sviluppare in modo indipendente, senza ottenere la licenza, una serie di armi ispirate ai progetti russi. Gli ingegneri della Zastava, guidati dall’ingegnere  Milan Chirich, realizzarono la loro versione di un’arma automatica basata sul sistema Kalašnikov, creando poi tutta un’intera famiglia di armi basate sull’AKM, la “Familija Automatskog Oruzja” (FAZ), tradotto in “Famiglia di armi Automatiche Zastava”. Successivamente vennero esportate in alcuni stati dell’est asiatico ed in Africa, e venne fornito lo start-up necessario anche all’Iraq per la produzione degli AK Tabuk.

M64

Zastava M64.
Prototipi Zastava M64.

Fu nel 1964 che la Zastava produsse i primi prototipi della propria rivisitazione dell’AKM russo partendo da receiver fresato. La nuova arma doveva servire per l’esercito jugoslavo (“Jugoslovenska narodna armija”, abbreviato JNA).
Già i primi prototipi differivano dall’AK russo per la presenza dell’impugnatura a pistola con lo scanso per le dita, i legni copri canna con 3 fori di ventilazione anziché i canonici 2, un freno di bocca modernizzato, ed un calcio più largo con un angolo differente.
Nel 1965 iniziarono i primi trial per l’esercito jugoslavo. Lo sviluppo durò all’incirca 4 anni, durante i quali furono prodotte alcune varianti quali l’M64, l’M64.A, l’M64.B e l’M67.
La Commissione per le armi da fanteria era propensa all’adozione del nuovo fucile d’assalto, ma alcuni ufficiali al comando della JNA si opposero giudicando inappropriata un’arma a raffica per l’esercito. Il progetto M.64 fu così abbandonato.

M70

Con l’occupazione della Cecoslovacchia da parte della Russia nel 1968, l’alto comando delle forze armate decise di riconsiderare l’adozione di un’arma automatica ed incaricò così l’Istituto Tecnico di Belgrado di testare ed approvare un progetto d’arma. Così nel 1970 la Zastava ricevette sovvenzioni per ampliare e migliorare il vecchio progetto M64.

Zastava M70.AB2
Zastava M70.AB2.

Fu così che nel 1970 venne adottata la nuova arma, l'”Automatska Puska M70″.
Essendo un progetto indipendente, presentava alcune caratteristiche che lo differenziavano dal classico AK di produzione russa:

  • Il lato sinistro del receiver presenta una fresatura di alleggerimento nella zona sotto la tacca di mira. E’ inoltre presente una fresatura sempre sul lato sinistro tra zona del grilletto e l’inizio del calcio. Successivamente, per snellire i tempi produttivi le due fresature sul lato sinistro sono state abbandonate.
  • E’ presente un sistema di hold-open il cui perno è presente sul lato sinistro davanti all’imboccatura del caricatore. Tale caratteristica fu poi abbandonata, dato che richiedeva l’utilizzo di specifici caricatori, e sui primi modelli venne rimossa durante i processi di riarsenalizzazione. I modelli successivamente modificati potevano quindi utilizzare i caricatori standard degli AK. La Zastava non abbandonò comunque l’idea e riuscì a trovare una soluzione geniale, modificando il profilo del follower del caricatore, sfruttando lo stesso come hold-open nel caso di colpi esauriti.
  • La maglietta per l’attacco della cinghia è presente sul lato sinistro del receiver.
  • E’ presente una valvola di comando della presa gas dotata di alzo per granate con 2 gradazioni. Sulla sinistra, identificati dalla lettera “T” per le granate “Trenutna tromblonska mina”, la granata a frammentazione M60P1; sulla destra, identificati dalla lettera “K” i riferimenti sono per la “Kumulativna tromblonska mina”, una granata anti carro. Quando l’alzo è alzato la valvola del gas è chiusa e questo permette a tutti i gas della munizione apposita di fornire la spinta necessaria per lanciare la granata. In posizione normale l’alzo è appoggiato al paracanna superiore e la valvola è completamente aperta.
  • L’asta della molla di recupero del porta otturatore è assicurata al receiver tramite un perno. Per poter togliere la lamiera copri polvere è necessario svincolare l’asta premendo un pulsante situato sul lato sinistro del receiver. Tale caratteristica è fondamentale per evitare lo sgancio del cupolotto durante il lancio della granata.
  • I legni dell’astina copri canna presentano 3 fori di ventilazione anziché i classici 2.
  • L’impugnatura a pistola, con l’esclusione dei primi prototipi dell’M64, è realizzata in plastica.
  • Il fissaggio del calcio è assicurato tramite due viti sul lato inferiore ed una sul lato superiore. Successivamente l’accoppiamento fu modificato ed eseguito mediante l’inserimento di una parte del calcio nel receiver e fissato tramite una lunga vite.
  • La parte terminale dalla pala del calcio è provvista di un calciolo in gomma, ed è sprovvisto del classico foro per inserirvi il kit di pulizia.
  • Il calcio a stampella, nelle versioni identificate dalla lettera “A”, è di tipo pieghevole inferiormente.
  • Nei receiver stampati, con l’esclusione delle primissime versioni il cui spessore è di 1.0 mm come gli AKM tradizionali, lo spessore della lamiera è di 1.5 mm. La canna è fissata al receiver per mezzo di sostegno rinforzato, lo stesso utilizzato nelle mitragliatrici leggere. La scelta di utilizzare fogli di lamiera con uno spessore maggiore fu necessaria per poter supportare il lancio di granate.
  • La canna della serie M70 non è cromata. Sebbene lo stabilimento della Zastava possedesse già l’impianto di cromatura a partire dal 1950, fu solo dal 1970 che tale lavorazione fu adatta alla cromatura interna delle canne.
  • E’ presente un set di mire notturne al trizio di tipo flip-flop sia sul mirino sia sulla tacca di mira. Le prime versioni erano eseguite tramite l’applicazione di una pittura fotosensibile, mentre nelle versioni più recenti è stata inserita una fiala di trizio.
Zastava M72.B1
La mitagliatrice leggera Zastava M72.B1 funziona sul principio Kalašnikov.

L’M70 fu il capostipite della numerosa famiglia di armi FAZ, la quale incluse numerose varianti, dai fucili d’assalto della serie M70, alle mitragliatrici leggere della serie M72, i fucili da cecchino M76 ed M77 (quest’ultimo generò anche le varianti di fucile d’assalto e mitragliatrice leggera nel calibro 7,62×51mm NATO), i fucili d’assalto M80 ed M92, le mitragliatrici M82 nel calibro 5,56×45 mm NATO, la famiglia di submachine guns M85, per concludersi poi con M21 quale successiva arma d’ordinanza dell’esercito della Serbia e della Bosnia-Herzegovina, nonché di altri stati quali Armenia, Azerbaijan, Camerun, Iraq, Giordania, Macedonia e Perù.
L’M70 fu l’arma più utilizzata durante le Guerre di Jugoslavia da ambo le parti in conflitto. Nelle configurazioni B1, B3, AB2, AB3 è tutt’ora in produzione. Ad oggi si calcola una produzione,  da parte della Zastava,  di oltre 4 milioni di M70 suddivisi tra vari modelli.
Ricordiamo inoltre che la Jugoslavia sviluppò anche una propria versione della munizione 7,62×39 mm, la M67, che offriva prestazioni balistiche superiori alla M43.

Le caratteristiche salienti della armi della famiglia FAZ

Le armi della famiglia “FAZ”
Modello Receiver Calcio – Lunghezza Arma Canna Varie
M70 – Fucile d’Assalto – 7,62×39 mm
M70 forgiato I fisso – 890 mm 415mm avvitata
M70.A forgiato I ripiegabile – 640/890 mm 415mm avvitata
M70.B forgiato II fisso – 890 mm 415mm spinata forgiato II tipo
M70.AB forgiato II ripiegabile – 640/890 mm 415mm spinata forgiato II tipo
M70.B1 stampato (*) fisso – 890 mm 415mm spinata (*) 1mm poi 1.5mm di spessore
M70.AB1 stampato (*) ripiegabile – 640/890 mm 415mm spinata (*) 1mm poi 1.5mm di spessore
M70.B1N stampato fisso – 890 mm 415mm spinata slitta per ottica
M70.AB2 stampato ripiegabile – 640/890 mm 415mm spinata
M70.AB2.N stampato ripiegabile – 640/890 mm 415mm spinata
M70.B3 stampato fisso – 890 mm 415mm spinata supporto per lancia granate BGP 40 mm
M70.AB3 stampato ripiegabile – 640/890 mm 415mm spinata supporto per lancia granate BGP 40 mm
M72 – Mitragliatrice Leggera – 7,62×39 mm
M72 forgiato I fisso – 1025mm 542mm avvitata
M72.A forgiato I ripiegabile – 763/1005mm 542mm avvitata
M72.B forgiato II fisso – 1025mm 542mm spinata
M72.AB forgiato II ripiegabile – 763/1005mm 542mm spinata
M72.B1 stampato fisso – 1025mm 542mm spinata
M72.B1N stampato fisso – 1025mm 542mm spinata
M72.AB1 stampato ripiegabile – 763/1005mm 542mm spinata bipede rimuovibile.
M72.AB1N stampato ripiegabile – 763/1005mm 542mm spinata  slitta per ottica
M76 – Fucile da Sniper . 7,92×57 mm
M76  forgiato II fisso – 1135mm 550mm spinata  supporto ottica
M77 – Fucile in più versioni – 7,62×51 mm NATO
M77  forgiato II fisso – 990mm 550mm spinata arma d’assalto
M77.B1 stampato fisso – 1025mm 535mm spinata sia fucile sia mitragliatrice
M77.AB1  stampato ripiegabile ?/1025mm 535mm spinata sia fucile sia mitragliatrice
M77.B1N  stampato fisso – 990mm 500mm spinata arma sniper
M92 – Submachine Gun – 7,62×39 mm
M92  stampato ripiegabile – 575/800mm 254mm spinata 1mm
M80 e M80A – Arma d’assalto – 5,56×45 mm NATO
M80 stampato fisso – 985mm 460mm spinata
M80A stampato ripiegabile – ?/985mm 460mm spinata
M82 e M82A – Mitragliatrice Leggera – 5,56×45 mm NATO
M82 stampato fisso – 1025mm 542mm spinata
M82A stampato ripiegabile – ?/1025mm 542mm spinata
M90 e M90A – Arma d’assalto – 5,56×45 mm NATO
M90 stampato fisso – 985mm 460mm spinata supporto per lancia granate.
M90A stampato ripiegabile – ?/985mm 460mm spinata supporto per lancia granate.
M85 – Submachine Gun – 5,56×45 mm NATO
M85 stampato f. sintetico – 760mm 254mm spinata receiver da 1.5 mm
M85A stampato r. sinistra 254mm spinata receiver da 1.5 mm
M85A stampato ripiegabile 254mm spinata receiver da 1.5 mm
M95 e M95A – Arma d’assalto – 5,56×45 mm NATO
M95 stampato fisso spinata presa gas regolabile
M95A stampato ripiegabile spinata presa gas regolabile
M21- Arma d’assalto – 5,56×45 mm NATO
M21 stampato 750/1000mm 459mm spinata supporto per lancia granate BGP 40 mm
M21.S stampato  666/915mm 375mm spinata supporto per lancia granate BGP 40 mm
M21.A stampato  570/815mm 290mm spinata
M21.SB stampato 666/915mm 375 mm versione per l’export.

Funzionamento

Per il funzionamento potete leggere l’articolo dedicato : Funzionamento di un AK

Varie

E’ qui disponibile una video recensione del nostro collega Matteo Picone.

https://youtu.be/iGjmseD6hLc

Specifiche tecniche

NomeM-70
Lunghezza arma890 mm calcio fisso / 890 mm - 640 mm calcio ribaltabile
Lunghezza canna415 mm
Peso3.67 kg
Munizione7.62 × 39mm
Calibro7.62 mm / .311
FunzionamentoSottrazione di gas. Pistone a gas a corsa lunga. Otturatore rotante.
Cadenza di fuoco650 colpi/min - 40 colpi/min
Sistema di miraMire metalliche 100–800 m
Range Effettivo350 m
Velocità alla Bocca715 m/s
ProduttoreZastava

Dettagli delle varie versioni di M70 ed M72

© 2017 – 2019, Michele Schiavo. Tutti i diritti riservati.
Per pubblicare anche parzialmente questi contenuti è necessario fornire il link alla pagina originale.

3 risposte a “Zastava M70”

  1. vorrei sapere se è vero che negli ex ordinanza provenienti da ex arsenali, siglavano l’usura della canna con dei numeri da 1 a 4 (dove 1 è la canna nuova e 4 fortemente usurata), ho un M70A fresato dal pieno e presenta nella canna, una spanna dopo il paramani della presa del gas, il numero 3 preceduto da altre sigle numeriche “TI”. Se così mi troverei una canna fortemente usurata? dalle condizoni estetiche dell’arma, che è quasi priva di segni e graffi mi riesce difficile pensare che il fucile sia stato così utilizzato. Vorrei avere notizie precise su questa cosa.

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